giovedì 16 luglio 2009

Il gelatino

Zitti. Tre quarti d'ora.

L'unica domanda, lei a me: "Che lavoro fai?"
Io la guardo imbarazzato, e continuo a leccare il gelatino.

Poi, siamo tornati a casa dei miei. Mio padre le ha subito chiesto: "ti sei annoiata con questo noiosone?". E lei: "Ma no, è simpatico".

Ci vediamo di nuovo questo fine settimana, "una gita al lago" ha decretato mio padre-padrone.
"Veniamo anche noi" ha aggiunto mia madre "ma fate come se non ci fossimo".

Però la scorsa notte l'ho sognata. Era accovacciata su una sedia sfondata, come se stesse covando delle uova. E tra le gambe grassocce si faceva strada un rivolo d'urina densa, forse carica di batteri, sgocciolando da madidi peli pubici che sembravano capelli tanto erano lunghi.

2 commenti:

Baphomet ha detto...

Cazzo orrido,svegliati! Perchè non le parli delle tue inclinazioni coproflie? Di quanto ti attira lo sporco,il sudiciume,la feci eccetera? Potresti scoprire che anche per lei è così

Carciofo ha detto...

Vai orrido, mostrati nelle tue vere sembianze!

Quando siete al lago ti apparti con una scusa qualunque, ti caghi su una mano e gliela spalmi in faccia.

Te lo immagini il tuo povero vecchio che la vede tornare sporca di merda in faccia??