venerdì 8 febbraio 2008

Una gita in periferia

Oggi sono andato a fare un giro nella periferia della mia città.
C'è un'area dove ad alti palazzi s'intervallano ampi prati, spesso secchi e comunque privi di alberi. Talvolta qualche ragazzino gioca a pallone, o prova le prime ebbrezze dell'autoerotismo in compagnia di qualche amico più grande.
Non è raro che in quella zona girino cani randagi, che lasciano le loro deiezioni nascoste fra i fragili ciuffi d'erba gialla. Passeggiando ho trovato un ammasso informe di feci che adagiavasi su un fazzoletto per il naso. L'odore che emanava quell'escremento era unico, io adoro questi profumi. So bene quanto sia nocivo per la salute (la mia già malferma) il contatto con certe cose, e ho cercato di trattenermi. Ma, quando non sono neanche più riuscito a controllare una subitanea erezione, ho ceduto.
Ho affondato un dito nella cacca, ho iniziato ad annusare l'unghia incrostata di feci.

Sofferenza e piacere insieme. Sono riuscito, per questa volta, a non leccare il polpastrello sudicio.

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