lunedì 7 settembre 2009

La mascherina

Non essendo mai stato da un urologo, non so se è la prassi che indossi una mascherina durante il suo lavoro.
Comunque, la visita, ovviamente effettuata in una ASL diversa di quella dove lavoravo, non è stata molto lunga. Gli è bastato uno sguardo per comprendere il livello di devastazione. Come se non mi bastasse questa umiliazione, aveva una tirocinante con sé, una studentessa non bellissima ma ovviamente molto di più di qualsiasi Angela esistente su questo pianeta.
Aveva il camice ben abbottonato, ma, complice l'aria condizionata eccessiva, i capezzoli della ragazza non mancavano di mostrare la loro forma, seppure sfumatia, e provocarmi un imbarazzo che mai sarei in grado di descrivere.

"Lei non è mai stato da un urologo, vero?"
Io non gli rispondo se non bofonchiando qualche sillaba sconnessa, tremando.
"Si calmi. Signorina, oggi avrà un po' di cose da imparare."
Oddio.
"Qui abbiamo una situazione che non so quanto potrà sistemarsi. L'igiene è assente, qui è un terreno di coltura con batteri di ogni specie. Vada nel bagno qua dietro, e si lavi con questo detergente, poi torni."

Esco, non solo dalla stanza ma proprio dall'edificio.

Tremo e non comprendo, come se avessi appena ucciso qualcuno senza volerlo, e non sapessi come fare per occultare il cadavere.
E se poi il cadavere viene fuori, non è meglio denunciarmi subito in questura?
Io provo ad occultare il cadavere.
Lo sposto, lentamente, ma è pesante, e sanguina ancora.
Momento di sconforto.
È inutile, sono un inetto a prescindere dalle situazioni. Ho un cadavere tra le mani, ed è come se avessi rovesciato del latte a terra.
Pulisco il latte da terra, e strizzo nel lavandino lo straccio. Torno dentro.

Mi getto un po' d'acqua sul minuto membro, che ha più croste che carne. Verso un po' del detergente.

CAZZO CAZZO CAZZO!! Urlo come un maiale che sta per essere sgozzato. È un sapone fortemente disinfettante, sto per svenire dal bruciore. Accorre la giovane tirocinante, bussa e mi dice da dietro la porta: "Ha bisogno di aiuto?". Ovviamente pregando tutti i santi che di aiuto non ne abbia bisogno. "No..." balbetto con un filo di voce. Non respiro.

Proviamo a sciacquare. Brucia anche l'acqua fredda adesso.
Mi rimetto le mutante crostose e fetide. Come se non mi fossi lavato, insomma.

Torno, con il volto pallidissimo e un soffio al cuore, nella stanza. Mi fa sdraiare sul lettino. Non sa davvero cosa fare.

"Deve usare questo detergente tutti i giorni per una settimana, e vediamo cosa si può fare. Dovrà tornare qui poi."
No. No. No.

"Prova dolore quando eiacula?". La ragazza fa uno sguardo atterrito, probabilmente immaginandosi la scena. Io ho le lacrime.
"No... cioè non... a volte capita che...", è tutto ciò che so dire.
"Cosa? Si tranquillizzi."
"Non molto."
"Non dovrebbe provarne proprio, se stesse bene." E mi sorride paternalisticamente.

Si rende conto che è meglio finirla lì.
"Si rivesta e si sieda."
Tremo.
"La sua vita sessuale... ne ha una?". La ragazza mi sistema la sedia. Ho un tuffo al cuore.
Una giovane ventenne, dai seni normali e dagli enormi capezzoli, con degli occhiali goffi e i capelli un po' crespi, ma con una salute, anche sessuale, che probabilmente non era assoluta, ma eccezionale con me lì accanto.
Starà di certo pensando al suo ragazzo, e magari ringraziando di avere a disposizione quel fallo -piccolo o enorme?- per soddisfare le sue voglie.
Io a mia volta penso a quelle gambe non certo da Miss, ma prese dallo spasmo alla voglia di ciò che io non potrei, anche volendo, darle mai. Soffro, come uno schiavo costantemente tenuto a un passo dall'orgasmo.

Sinceramente, non ricordo cosa gli risposi. Né il resto, finché poco dopo si accommiatò dicendomi: prenoti un'altra visita, di controllo, per la settimana prossima.
Devo ancora prenotarla, ovviamente.

11 commenti:

100% RUJO ha detto...

Grande... sei riuscito ad appassionarmi come non facevi da tempo...
Prenota sta cazzo di visita, diocane, abbiamo il diritto di sapere come va.

Carciofo ha detto...

Prenota la visita e porta una scatola di cioccolatini all'urologo, giusto come gesto di clemenza dato che lo hai costretto a vedere il tuo persico malconcio.

E lavati con quel cazzo di detergente, magari anche il culo per una volta.


PS: Grande racconto, appassionante veramente.

SOLOBONATESOTTO ha detto...

ricordati di lavarti anche le mutande, oltre al cazzo e al culo, porcodio, se no non serve a niente!

Carciofo ha detto...

SBS che da consigli sull'igene intima = un trans brasiliano che tiene un corso sul sesso sicuro

Unknown ha detto...

Bravo! vai così, ora mi sei piaciuto! e mo vaffanculo!

Andrea Merlo ha detto...

Grandissimo..
Ora detergi il tuo pene e il tuo culo,e lavati le mutande.

L'aiutante dell'urologo vedendo pulizia sicuramente ti rivaluterà.

E il dietologo che ti ha detto?

Anonimo ha detto...

bravo!
mi raccomando, lava pure le mutande, sennò tutte le volte si infetta di nuovo e sei daccapo!

Unknown ha detto...

,ma porco dio che cazzo gli dite di lavarsi le mutande????

Bruciale cazzo! Buttale nel fuoco e corri via per non farti investire dai miasmi tossici che verranno sprigionati da quella combustione!

Poi compratene tre paia e cambiati ogni tanto.

Baphomet ha detto...

Incredibile. Non vedo l'ora di sapere della prossima visita

Anonimo ha detto...

Sei un genio, non finirò mai di dirlo.

Tu e simone siete in assoluto le "persone" più geniali che ho visto in internet.

Unknown ha detto...

@panz: però simone è tratto da un personaggio vero, il rifiuto è "originale al 100%" quindi merita il riconoscimento di personaggio più geniale della rete...