mercoledì 10 dicembre 2008

Rifiuti non differenziati

Leggendo i commenti, c'è sempre chi si lamenta perché passo lunghi periodi senza scrivere nulla... beh, non posso che cogliere l'occasione per descrivere una mia giornata-tipo, per far capire quanto poco ci sia da scrivere su me stesso, se non quelle rare volte che la mia vita ha qualche infimo sussulto, neanche paragonabile a qualsiasi, per quanto misero, avvenimento nelle esistenze altrui.

Voglio rendere ancora più noioso, ordinario ed antiestetico questo post: mi limiterò a proporre una tabella, ora per ora, di cosa faccio.

7:00 - Sveglia, solitamente anticipata di mezz'ora da una defecata antelucana
8:00 - Avendo avuto cura di pulirmi per bene l'ano dai rimasugli di deiezioni, mi vesto e vado al "lavoro"
9:00 - A quest'ora, dopo aver sbrigato alcune faccende in portineria, vado alla reception analisi della ASL dove c'è l'anziana signora popputa di cui spesso ho parlato. Le rare volte che il mio membro non è troppo infiammato e pustoloso, inevitabile è un'erezione, dolorosissima in quanto, anche quando funziona, il mio pene è costantemente subissato da piaghe e ferite piene di pus
10:00 - La routine è la solita, il pene duole sempre di più, che sia eretto o meno
11:00 - Pausa caffé: la sfrutto per defecare
12:00 - Routine, di solito è l'ora delle visite su giovani individui malati di tubercolosi, ce n'è sempre qualcuno. Per poco non paiono meno salubri di me
13:00 - Pausa pranzo, non è raro che aspetti che la biologa dello scorso post abbandoni tra i rifiuti i rimasugli di un'insalata, che furtivo raccolgo e mangio. I giorni delle sue mestruazioni (ormai li ho imparati) penetro nel bagno femminile, sinceratomi che nessuno mi guardi, e accompagno il cibo con alcune gocce del suo mestruo, ricavato da vigorose strizzate al suo assorbente abbandonato nel cestino. Da questo ho anche capito che non è vergine! Infatti spesso vi sono rimasugli purulenti e biancastri, credo dovuti a qualche infezione vaginale
14:00 - Di nuovo al lavoro, fino alle 17:00 è inutile che faccia cronaca ora-per-ora, non accade nulla. Quando si parla di dipendenti statali nullafacenti, ecco, io sono uno di loro
18:00 - Finalmente a casa, mi abbandono sul divando scorreggiando, pisciandomi addosso, bruciando ancora di più il mio membro ormai in fin di vita, e mangiando cibo scaduto comprato una volta al mese in grande quantità al discount dietro casa.

E così resto abbandonato, per ore, fino a quando il sonno non mi coglie, tutti i maledettissimi giorni, eccetto sabato e domenica quando sul divano o sul letto ci resto il giorno intero, coperto di merda... c'è davvero così tanto da scrivere ogni giorno?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci devi ancora una spiegazione...
se sei così rifiuto come dici, perchè vai in cerca di notorietà su Laydo.it???

(Notorietà poi... capirai che gran roba sto Lyado...)

Urbi et orbi laydo schifo

Unknown ha detto...

merda

Anonimo ha detto...

cioe' ogni mattina dopo aver cagato ci metti un'ora a pulirti il culo?

ma dio boia!

SOLOBONATESOTTO ha detto...

rifiuto, perchè non ti ubriachi?

Uchafu ha detto...

Rifiuto ma perchè ti sei pulito?

Anonimo ha detto...

Laydo è stato attaccato dai napoletani, che sicuramente puzzano più di te.

Purtroppo sono sprovvisti della minima capacità di esprimersi in un italiano almeno da terza elementare.

IL PORCO ha detto...

Non avete ancora capito che:

Rifiuto senza nome = un fiorentino
un fiorentino = LAYDO
LAYDO = rifiuto senza nome

P.S.
Dove sono finiti i tempi in cui il nostro amico rifiuto metteva in congelatore i suoi stessi stronzi, per poi infilarseli nuovamente su per il culo belli duri e freddi?

Unknown ha detto...

eh si... quelli si che erano bei tempi...
Io ricordo ancora la prima poesia che ha scritto..

Uchafu ha detto...

Esatto. Ora è monotono. Mi annoia. Può anche morire

Anonimo ha detto...

Buon natale rifiuto lurido!

Scerbanenco ha detto...

Allora dio cane, sarebbe anche ora che ci sveli i tuoi riferimenti culturali. Il modo in cui scrivi rivela una certa erudizione, l'uso di un linguaggio forbito - benché non sempre i termini che usi siano adoperati in senso proprio, ma questo l'addebito a una licenza poetica che ci sta tutta - denota una lettura abbastanza regolare. Su, sputa il rospo, dio maiale! A occhio potrei dirti che mi sembri un De Sade senza il suo superomismo cinico o un Miller senza la sua caratteristica gioia orgiastica del sesso. Rispondi madonna onanista, e buone feste!