In questa seconda e conclusiva puntata: il mio corpo.
Pochi peli dove serve (pube, petto, ascelle), tanti dove potrebbe evitarsi: schiena, buco del culo, gambe, dita dei piedi. Almeno, non ho pelazzi neri sulle spalle né sul dorso delle mani.
Le mani, già: forse l'unica parte originariamente non disgustosa del mio corpo derelitto. Lunghe, affusolate, femminee, spesso fantastico come sarebbe fare un ditalino a una signora con queste dita da pianista. Ma l'unico atto erotico che esplico con questa parte del corpo, onanismo a parte, è il togliermi le croste di feci che restano rattrappite sul sedere.
Oh, il sedere: grassoccio e tozzo, una natica più grossa dell'altra. Almeno non è troppo basso o eccessivamente cadente. L'intrico di peli arricciati trattiene fieramente le escrezioni: calcifica quelle liquide, ingabbia i chicchi di riso delle diarroiche, impedisce di mondarmi (se lo volessi, ovvio) dalle feci lunghe e solide, pestilenti se aperte a metà e assaggiatone il cuore.
L'addome? È un addome una informe massa adiposa, i soli muscoli sviluppati quelli che contraggonsi quando vomito? E le crosticine di sperma infetto, ormai virate dal giallo al grigio scuro tenace? Lasciamo perdere.
Il pene, corto e umiliante, emana un fetore fuori dagli umani canoni. Lo smegma, accumulatosi in almeno due anni senza un bidé, forma una massa molliccia e purulenta, che da sola, quando il membro è flaccido, è quasi più voluminosa del pisello stesso. I tagli fatti recentemente hanno fatto penetrare l'infezione pure all'interno: un truce colore violaceo caratterizza ampie zone del glande. Oh, "ampie", intendetelo in rapporto alle ridicole dimensioni, che sarebbero denigrate pure da una innocente bambina di cinque anni, che farebbe il confonto con i pisellini mostratile dai compagni dell'asilo.
Per contro, ho due testicoli di dimensioni abnormi, paiono fatti apposta per ricevere calci.
Riassumendo: un cazzo minuto con due coglioni enormi.
Le gambe, brevi e mollicce, sostengono un corpo che provocherebbe uno stantio lezzo di morte, sangue e merda anche se cremato, e le ceneri resterebbero impregnate dell'odore di schifo e fallimento per l'eternità.
Pochi peli dove serve (pube, petto, ascelle), tanti dove potrebbe evitarsi: schiena, buco del culo, gambe, dita dei piedi. Almeno, non ho pelazzi neri sulle spalle né sul dorso delle mani.
Le mani, già: forse l'unica parte originariamente non disgustosa del mio corpo derelitto. Lunghe, affusolate, femminee, spesso fantastico come sarebbe fare un ditalino a una signora con queste dita da pianista. Ma l'unico atto erotico che esplico con questa parte del corpo, onanismo a parte, è il togliermi le croste di feci che restano rattrappite sul sedere.
Oh, il sedere: grassoccio e tozzo, una natica più grossa dell'altra. Almeno non è troppo basso o eccessivamente cadente. L'intrico di peli arricciati trattiene fieramente le escrezioni: calcifica quelle liquide, ingabbia i chicchi di riso delle diarroiche, impedisce di mondarmi (se lo volessi, ovvio) dalle feci lunghe e solide, pestilenti se aperte a metà e assaggiatone il cuore.
L'addome? È un addome una informe massa adiposa, i soli muscoli sviluppati quelli che contraggonsi quando vomito? E le crosticine di sperma infetto, ormai virate dal giallo al grigio scuro tenace? Lasciamo perdere.
Il pene, corto e umiliante, emana un fetore fuori dagli umani canoni. Lo smegma, accumulatosi in almeno due anni senza un bidé, forma una massa molliccia e purulenta, che da sola, quando il membro è flaccido, è quasi più voluminosa del pisello stesso. I tagli fatti recentemente hanno fatto penetrare l'infezione pure all'interno: un truce colore violaceo caratterizza ampie zone del glande. Oh, "ampie", intendetelo in rapporto alle ridicole dimensioni, che sarebbero denigrate pure da una innocente bambina di cinque anni, che farebbe il confonto con i pisellini mostratile dai compagni dell'asilo.
Per contro, ho due testicoli di dimensioni abnormi, paiono fatti apposta per ricevere calci.
Riassumendo: un cazzo minuto con due coglioni enormi.
Le gambe, brevi e mollicce, sostengono un corpo che provocherebbe uno stantio lezzo di morte, sangue e merda anche se cremato, e le ceneri resterebbero impregnate dell'odore di schifo e fallimento per l'eternità.
23 commenti:
rifiuto,sono sempre curioso di sapere quanti anni hai
rifiuto, adesso VOGLIAMO LA FOTO!!!!
se mi regali una macchina fotografica, volentieri
porcodio comprala!
l'orrido metropolitano = juve merda
@sbs
stai scherzando,andare a comprarla?vuol dire avere contatti col mondo esterno e tu sai che gli unici contatti che il rifiuto ha sono col lavoro,con la tettona rancida e con le strappone
diocane fattela comprare dalla tettona rancida!
domanda personale per il rifiuto, ma i tuoi genitori????
Porcodio, il pane e l'acqua da qualche parte li prendi dio sudicio, la spesa in qualche modo a casa ti arriva no? Testa di merda! Fatti portare anche una cazzo di macchina fotografica del cazzo e ti fai una foto del cazzo. E' semplice come cacarsi addosso. Cazzo!
sto per vomitare..
Rifiuto, vogliamo aiutarti. A crepare però... AHAHAHAH!
Mitico.
Aggiorna lo Scatocontatore,maledetto bastardo.
Manca però un equilibrio aureo dal punto di vista contenutistico. Voglio dire, se da un lato il blakeiano Marriage of heaven and hell è garantito dal linguaggio forbito e dai tecnicismi e grecismi che adotti, dall'altro ciò che descrivi è una pura desolazione che dipinge situazioni di grottesca monotonia. Io scorgo delle potenzialità che ti avvicinano a De Sade, ma senza la consapevolezza della portata eversiva di ciò che scrivi. Dove voglio andare a parare? Forse dovresti aggiungere altri particolari della tua personalità, che scompaginino la visione d'insieme, dando varietà al tutto. Sarebbe bello, ad esempio, che la prossima descrizione del tuo irrimediabile e demoniaco abbrutimento comprendesse il particolare di te che ascolti Lucia di Lamermoor o L'Elisir d'amore. Dio porco.
Il VCM mette sempre la ciliegina sulla torta ad ogni discussione... ma vai a cagare rottinculo saccente di merda!
P.S.
Non puoi mancare alla prossima Kankarata, se il problema fossero i soldi della cena (visto che sei un cassintegrato), vai tranquillo che facciamo noi colletta. Comunque non devi tirare il pacco dell’ultima volta!
TAZZA DEL CESSO MERCURI, dioboia, ma cosa cazzo dici? Ucciditi!
Sbirro, se solo ti azzardi a non presentarti diocane ti vengo a cercare e ti infilo un cesso nel culo porcodio!
rifiuto!
vieni anche tu alla kankarata!
però prima devi darti una lavata...
Dove cazzo la fate, dio orrido metropolitano?
Voglio anch'io che prenda parte all'imbandigione Il rifiuto senza nome, se non altro per dare la stura a una prassi soterica che gli necessita, che egli agogna e che peraltro è già stata sussunta in nuce nella scelta del tema scatologico leitmotiv del blog, dacché vi si può ravvisare un'eco biblico-evangelica (la figura Christi della lapis quem quem reprobaverunt aedificantes e l'immagine di infinita modestia del granum sinapis minus omnibus seminibus) che fa da sottotesto implicito a tutto l'opus orridometropolitaniano. E porca madonna cagna.
Vicecommissario Mercuri=Antopio
@WC NET: la rifacciamo a verona, però sto giro vedi de vegnar brutto boarotto de merda
E quando? E in quale ristorante? Le 5 W porco dio!
@Anonimo
Dio bestia, dimmi pure che sono un saccente, un coglione, una merda umana, un rifiuto senza nome, ma non darmi del terrone, dio boia.
vice commissario mercuri vattelo a prendere nel buco del culo!
polentano di sti coglioni!
anonimo terrone terremotato, muori tu e la tua razza di merdosi africani bastardi.
tua madre è una cagna.
e tua madre ti ha partorito dal culo infatti sei uno stronzo.ma invece di andare ad insultare terroni o polentoni che siano,perchè non ve ne andate a lavorare???se avete più di 17 anni e scrivete ste stupidate siete da ricoverare..anzi suicidatevi,che i veri rifiuti siete voi.
Salve a tutti, sono un terrone sudicio e lercio, piuttosto analfabeta, puzzo di merda e il sapone lo uso solo per mangiarlo.
ps sono anche frocio, come tutti i terronacci.
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