domenica 14 giugno 2009

Miracolo + Il pene di mio padre

No, non ho trovato una ragazza né ho cambiato vita. Il "miracolo" del titolo del post è riferito al fatto che la rete wireless pare essere arrivata, anche se con una certa irregolarità, anche in mezzo a queste vili campagne.

Ormai è un mese e mezzo che vivo in questa casa degli orrori, considerato alla stregua di uno dei porci che vengono allevati qui - con la differenza che almeno il porco, quando lo ammazzi, serve a qualcosa.
Mio padre ha verso di me un atteggiamento che, pure sapessi il vocabolario a memoria, non saprei trovare parole per descrivere. Astio, disprezzo, vergogna, paura anche. Ma pure qualcosa di più.
Una volta, spiando dal buco della serratura del bagno (lo spio spesso mentre va a fare la pipì, il suo membro, seppure vecchio e flaccido, mi ispira una virilità di cui io sono sempre stato privo), l'ho visto fissare con una curiosità mista a spavento le feci che aveva appena lasciato tuffare dal suo pelosissimo ano dilatato dentro la tazza del water. Forse stava per scoprire anche lui il mistero che celasi negli escrementi - o voleva semplicemente capirmi?
Il cazzo di mio padre è rugoso e dubito più capace di una pur minima erezione: ma è lungo, troppo lungo perché possa essere davvero mio padre. Inoltre, ho il sospetto, come un sesto senso, che sia sempre stato impotente, anche da giovane. Mia madre, figlia di amici di famiglia, poteva essere l'unica preda per lui. Chissà se è stato quell'uomo dal pene come una serpe morta a generarmi, in un unico slancio di virilità in tutta la sua vita.

Io ormai, la poca potenza che il mio membro esanime abbia mai avuto, è scomparsa per sempre. Qualche sera fa mi sono svegliato nel cuore della notte, devastato da una eiaculazione notturna che non ha fatto altro che infettarmi le piaghe che mai guariranno - il bruciore mi ha fatto perdere i sensi, oltre che un'abbondante quantità di urina che ha infierito sui segni più intimi della mia sconfitta.