mercoledì 28 gennaio 2009

Risate

Sto rischiando di perdere il misero lavoro che ho. Non ci vado da una settimana, e al medico fiscale, che imperterrito cerca di entrare ogni giorno, non rispondo mai.

Sento risate intorno a me, come fossi circondato da gigantesche iene. La stupenda biologa che mi auguravo si ingravidasse con le mie feci lorde di sperma malato... anche lei ride di me, l'ho sentita che bisbigliava qualcosa con la vecchia che mi piace tanto. Le donne di cui sono innamorato, ridono di me.

Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate

Dappertutto. Sono arrivato pure a pulirmi il sedere ogni volta che vado in bagno, ma non è servito a nulla.
E quando disperato mi rifugio in ciotole piene di escrementi, più ingoio e più vomito, il tappetto ormai diventato un enorme terreno di coltura per batteri coliformi, e sento l'odore che probabilmente ucciderebbe chiunque, tranne me che puzzo ancora di più, il panico mi torna e mi fa delirare.

Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate
Risate

La macchia giallastro sperma - marroncino merda - rossastro sangue - ocra vomito che spicca tra le decorazioni arabe del tappeto si restringe, fino a scomparire dai miei occhi che vedono solo il buio, intervallato da brevi lucine come un led a intermittenza.
Angosciato, cerco di muovermi, ma resto fermo.

Cado a terra.
Rinvengo dopo una mezz'ora.
Mi sono sporcato la schiena di feci, e il pene, ormai divenuto un purulento ammasso di carne bruciata e smegma, rilascia densissima urina senza nessun controllo.
Per quanto ancora riuscirò a muovermi, a scrivere addiruttura, steso sui miei umori con il portatile incandescente per il troppo stare acceso?
Credo poco, molto poco.

Salvatemi, o uccidetemi.

domenica 25 gennaio 2009

Aiuto

Aiuto... ho panico tutto il giorno... ho paura.